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Il Vangelo Di Giovanni

Una Storia Vera



Prologo

1Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2Essa era nel principio con Dio. 3Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. 6Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni; 7egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 9La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 11È venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto; 12ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio. 14E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. 15Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16Infatti dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”». 17Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l’ha fatto conoscere.




Gesù nel tempio

13La Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 16e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». 17E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». 18I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» 19Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» 20Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta. 23Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni miracolosi che egli faceva. 24Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti, 25e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.



Gesù e Nicodemo: la nuova nascita

1C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”. 8Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d’Israele e non sai queste cose? 11In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo, e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. 12Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? 13Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, 15affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre più della luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».



Gesù e la donna samaritana

1Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni 2(sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), 3lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea. 4Ora doveva passare per la Samaria. 5Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 6e là c’era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l’ora sesta. 7Una donna della Samaria venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8(Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 16Egli le disse: «Va’ a chiamare tuo marito e vieni qua». 17La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: “Non ho marito”, 18perché hai avuto cinque mariti, e quello che hai ora non è tuo marito; ciò che hai detto è vero». 19La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». 21Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24Dio è Spirito, e quelli che lo adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità». 25La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!» 27In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese: «Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?» 28La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?» 30La gente uscì dalla città e andò da lui. 31Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia». 32Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua. 35Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37Poiché in questo è vero il detto: “L’uno semina e l’altro miete”. 38Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica». 39Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni. 41E molti di più credettero a motivo della sua parola 42e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».



Gesù dichiara la sua uguaglianza con il Padre

17Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero». 18Per questo i Giudei più che mai cercavano di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. 19Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non ciò che vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. 20Perché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. 21Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. 22Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. 24In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25In verità, in verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno. 26Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. 28Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori: 29quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 30Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico, e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.



Gesù, il pane della vita

22Il giorno seguente, la folla che era rimasta sull’altra riva del mare si rese conto che là non c’era altro che una sola barca e che Gesù non vi era salito con i suoi discepoli, ma che i discepoli erano partiti da soli. 23Altre barche, intanto, erano giunte da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesù non era là, e nemmeno i suoi discepoli, montò in quelle barche e andò a Capernaum in cerca di Gesù. 25Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei giunto qui?» 26Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il proprio sigillo». 28Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» 29Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30Allora essi gli dissero: «Quale segno miracoloso fai, dunque, affinché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: “Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo”». 32Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo». 34Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane». 35Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 36Ma io ve l’ho detto: “Voi {mi} avete visto, eppure non credete!” 37Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori; 38perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell’ultimo giorno. 40Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». 41Perciò i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo». 42Dicevano: «Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: “Io sono disceso dal cielo”?» 43Gesù rispose loro: «Non mormorate tra di voi. 44Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 45È scritto nei profeti: “Saranno tutti istruiti da Dio”. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46Perché nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre. 47In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. 48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne». 52I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?» 53Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. 57Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a motivo di me. 58Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che hanno mangiato i padri e sono morti; chi mangia di questo pane vivrà in eterno». 59Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.



Gesù, la luce del mondo

12Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». 13Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14Gesù rispose loro: «Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado. 15Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17D’altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera. 18Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19Essi perciò gli dissero: «Dov’è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». 20Queste parole le pronunciò nella sala del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l’ora sua non era ancora venuta.



Gesù guarisce un uomo cieco fin dalla nascita

1Passando vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. 2I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 3Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 4Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». 6Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva, gli spalmò il fango sugli occhi 7e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò e tornò che ci vedeva. 8Perciò i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chiedere l’elemosina?» 9Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». 10Allora essi gli domandarono: «Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?» 11Egli rispose: «Quell’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me ne ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati”. Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista». 12Ed essi gli dissero: «Dov’è costui?» Egli rispose: «Non so».



Gesù, il buon pastore

7Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti quelli che sono venuti {prima di me}, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. 11Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12Il mercenario, che non è pastore e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde), 13perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. 18Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio». 19Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole. 20Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?» 21Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»



Gesù annuncia la sua crocifissione

20Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c’erano alcuni Greci. 21Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro, dicendo: «L’ora è venuta, che il Figlio dell’uomo deve essere glorificato. 24In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. 26Se uno mi serve, mi segua, e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà.



Gesù annuncia il tradimento di Giuda

31Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32{Se Dio è glorificato in lui,} Dio lo glorificherà anche in se stesso, e lo glorificherà presto. 33Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vado io, voi non potete venire”, così lo dico ora a voi. 34Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».



Gesù consola gli apostoli: egli ritornerà da loro

1«Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me! 2Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4e del luogo dove io vado, sapete anche la via». 5Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» 6Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete visto». 8Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? 10Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me fa le opere sue. 11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle stesse opere. 12In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io, e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13e quello che chiederete nel mio nome, lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farò.

Gesù promette lo Spirito Santo

15«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19Ancora un po’ e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo, e voi vivrete. 20In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me, e io in voi. 21Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui». 22Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 23Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio lo amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 24Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. 25Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 26ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. 27Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. 28Avete udito che vi ho detto: “Io me ne vado, e torno da voi”; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me. 29Ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. 30Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe del mondo. Egli non può nulla contro di me; 31ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui.



La vite e i tralci

1«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2Ogni tralcio che in me non dà frutto lo toglie via, e ogni tralcio che dà frutto lo pota affinché ne dia di più. 3Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi se non dimorate in me. 5Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me, e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. 9Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa. 12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. 14Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. 15Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. 16Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.



La preghiera sacerdotale

1Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 2poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 3Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 4Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. 5Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse. 6Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 7Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date vengono da te; 8poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi. 10E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. 12Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia. 14Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Santificali nella verità: la tua parola è verità. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. 19Per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati nella verità. 20Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno, come noi siamo uno; 23io in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell’unità e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me. 24Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26E io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».



La crocifissione di Gesù

17Presero dunque Gesù; e, portando egli stesso la croce, si avviò verso il luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, 18dove lo crocifissero assieme ad altri due, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo. 19Pilato fece pure un’iscrizione e la pose sulla croce. V’era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». 20Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l’iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. 21Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: «Non scrivere: “Il re dei Giudei”; ma che egli ha detto: “Io sono il re dei Giudei”». 22Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto». 23I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e anche la tunica. La tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. 24Dissero dunque tra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempisse la Scrittura {che dice}: «Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica». Questo fecero dunque i soldati. 25Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena. 26Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua. 28Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete». 29C’era lì un vaso pieno d’aceto; posta dunque una spugna imbevuta d’aceto in cima a un ramo d’issopo, l’accostarono alla sua bocca. 30Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!» E chinato il capo rese lo spirito. 31Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione e quel sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. 32I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo, e poi anche all’altro che era crocifisso con lui; 33ma giunti a Gesù, lo videro già morto e non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Colui che lo ha visto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è vera; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate. 36Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura: «Nessun osso di lui sarà spezzato». 37E un’altra Scrittura dice: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».



Gesù appare ai discepoli; Tommaso non è con loro

19La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20E detto questo mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».